CRONACHE DELLA SPIAGGIA ROMANA

un film documento di Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
ricerca, testi, fotografia,montaggio, regia: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
collaborazione allaricerca storica: Andrea Schiavone
elaborazione informatica: Mauro Pepe
immagini d’archivio: CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio, Cinema Ricerca, Istituto Luce
riprese: Litorale Romano, 1999
produzione: Regione Lazio Dipartimento Opere Pubbliche e Servizi per il Territorio, CRT Cooperativa Ricerca sul territorio, Cinema Ricerca
edizione: Cinema Ricerca, 2000
supporto originale: videonastro s.v.
durata; 30′

Videoland, Cesena 2000, Menzione Speciale

 

 

 

Le cronache della spiaggia romana attraversano un bimillennio di storia del litorale, che si è formato nella lotta infinita fra il mare Tirreno e il fiume Tevere. Duemila anni nel corso dei quali il territorio è sempre stato in perenne movimento, alternando fasi di avanzamento a quelle di regressione, a seconda dell’alterna supremazia di uno dei due contendenti. La spiaggia romana è frutto quindi degli apporti solidi trasportati dal fiume e delle sabbie alzate dal mare.

Nei secoli però la memoria dell’uomo ha dimenticato i meccanismi che regolano in modo naturale le vicende fisiche di terre ed acque, facendo prevalere interessi contingenti tesi a modificare anche profondamente gli equilibri originari. In questa lotta uomo-natura, l’alterno prevalere ha determinato variazioni epocali: l’uomo ha deviato corsi d’acqua, eretto moli e barriere, creato porti e città litoranee.

Il mare ha variato i suoi livelli, alzato dune, affondato dighe, eroso sabbie. Il fiume, infine, ha portato con se quantità spropositate di terre, affondando con esse città e porti; poi, inaridito dall’uomo, ha lasciato che il mare prendesse di nuovo il sopravvento. Soltanto negli ultimi decenni del XX secolo si è sviluppata una coscienza sociale capace di storicizzare tali eventi e di provvedere a piani di intervento territoriali più rispettosi dei naturali fenomeni legati alla vita della spiaggia.

Nell’ultimo anno del secolo si è dato il via al primo progetto di ripascimento della spiaggia romana teso a restituire al litorale la sabbia erosa dal mare in un processo che ormai va avanti da decenni. La cronaca del ripascimento morbido messo in atto dalla Regione Lazio sull’arenile di Ostia è l’ultimo atto della storia delle metamorfosi del Litorale di Roma. Il suo futuro dipenderà, oltre che dagli ineluttabili meccanismi naturali, dall’accortezza dell’uomo nell’assecondare tali fattori, tentando, allo stesso tempo, di sfruttarne le dinamiche per le sue proprie necessità.

Nel ricostruire le cronache fisico-antropiche del litorale di Roma, il film utilizza materiali cinematografici d’archivio e riprese effettute nel corso degli ultimi vent’anni, che documentano soprattutto la vita dell’uomo sul territorio.

Una piccola troupe presente e operante in modo continuo in questo periodo di tempo per cogliere gli aspetti quotidiani della storia, ha registrato per immagini eventi ed opere ricorrenti o eccezionali: le grandi mareggiate, la distruzione degli stabilimenti balneari, i tentativi di difesa dell’arenile, dal primo riporto di sabbie protette da barriere alla più recente esperienza di ripascimento morbido della spiaggia.