TORNARE AD ORGOSOLO

un filmstudio di: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
con Vittorio De Seta
regia, realizzazione: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
partecipazione in campo: Gente di Orgosolo
assistenza: Mauro Pepe
produzione e tecnologia: Cinema Ricerca
riprese: Orgosolo (Sardegna) 1996
supporto originale: video Pal Hi8
edizione: Cinema Ricerca, Roma 1997
durata: 33′

LIV Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Venezia, 1997, Officina Veneziana; MAV, Materiali di Antropologia Visuale, Roma 1997; Merano TV Festival, 1998, Premio Stampa Città di Merano per il miglior documentario d’inchiesta; Roma Film Festival, 1999; XXIV Festival Internazionale del Film Turistico, Milano 1999, Premio Speciale ENIT per il miglior documentario italiano; Mediterraneo Film Festival, Velia-Ascea, 1999, Menzione Speciale; I mille occhi, Festival delle cinematografie e delle culture europee, Trieste 2004.

 

Nel 1996, per la prima volta, Vittorio De Seta ritorna a Orgosolo, in Sardegna, dove nel 1958 aveva girato due documentari Pastori di Orgosolo e Un giorno in Barbagia e, nel 1960, il film Banditi a Orgosolo, interpretato dalla gente del luogo.

L’occasione del ritorno a Orgosolo di Vittorio De Seta – per una manifestazione organizzata in suo onore nel 35° anniversario del suo film – è stata colta al volo dagli autori. La piccola telecamera che pedina costantemente De Seta nel suo ritorno in Sardegna ci permette di partecipare ai suoi incontri con la gente, anche quelli a carattere privato dove le grosse telecamere delle tv non sono ammesse. Ci fa salire con lui al Supramonte per ritrovare i luoghi delle estenuanti riprese dei documentari e del film (d’inverno con la neve abbondante, d’estate a temperature incontrollabili…). Da qui la possibilità di conoscere in dettaglio quella particolare esperienza che vide un autore di cinema coprodurre con la gente del luogo un film che, in definitiva, è stato la proiezione diretta della vita e della cultura di questi ultimi.

Dall’attenta ricostruzione delle dinamiche instauratesi a suo tempo fra De Seta e la gente di Orgosolo, il filmstudio diviene progressivamente anche analisi antropologica della diacronia storica orgolese, nel raccogliere le testimonianze di coloro che, protagonisti del film, furono tali anche nelle difficili condizioni di vita di allora e si offrono oggi quali osservatori disincantati della realtà orgolese contemporanea.