POI VENNE LA CASA VERA

un film di: Paolo Isaja e Maria Pia Melandri
regia, fotografia, montaggio: Paolo Isaja e Maria Pia Melandri
brani musicali tratti dalle opere del maestro Ambrogio Sparagna
assistenti: Simone Bucri e Lorenzo Iervolino
ricerche informatiche: Mauro Pepe
produzione: CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio e Cinema Ricerca
riprese: Roma, 2004-2009
edizione: Roma 2009
supporto originale: DvCam, Dv

Il film è stato realizzato nel corso di cinque anni dal 2004 al 2009 attraverso un’ampia ricerca sul campo e negli archivi, come è consuetudine dei due autori Paolo Isaja e Maria Pia Melandri. Sono stati coinvolti nel lavoro molte decine di testimoni che, a vario titolo, costituiscono, l’asse narrante della storia.
Girato con più telecamere digitali leggere in contemporanea, il film ha necessitato di 12 mesi di montaggio e di edizione. Gli autori hanno realizzato da se stessi anche la fotografia, il suono e il montaggio del film.
La produzione di Poi venne la casa vera ha previsto diverse fasi di realizzazione, con la costante del coinvolgimento di quanti sono stati artefici o beneficiari della storia. Ciò è avvenuto attraverso il recupero della memoria di coloro che sono stati protagonisti o co-protagonisti o partecipanti dei fatti narrati e una indagine negli archivi di famiglia per il ritrovamento di materiali documentari relativi ai fatti di cui si parla.
Insomma gli “attori” del film partecipano all’opera di ricostruzione della storia attraverso la propria testimonianza o quella lasciata dai propri padri, per offrire una documentazione che servirà soprattutto alle generazioni contemporanee e future, che in questo modo verranno a conoscenza dei modi e dei tempi con i quali si è riusciti a raggiungere l’attuale condizione del vivere civile nella capitale.
Il film si avvale quindi della partecipazione di oltre 30 testimoni che, a vario titolo, hanno condiviso esperienze nel vasto movimento di idee, di proposte e di lotte che ha consentito, dal dopoguerra ad oggi, di realizzare le aspirazioni di masse di cittadini che versavano in difficili condizioni di vita.
Le caratteristiche comuni alla maggioranza di questi personaggi, sono quelle di appartenere a famiglie immigrate nella capitale in tempi diversi, di aver vissuto una parte della propria vita in condizioni abitative precarie e infine di aver partecipato alla grande avventura di realizzare il proprio sogno di una casa attraverso la cooperazione democratica.
La ricerca ha fatto anche emergere una notevole mole di reperti comprendente documenti di famiglia, fotografie, film amatoriali, dei quali si è fatto ampio uso nell’edizione del film. Questi materiali accompagnano la narrazione, insieme a quelli provenienti dagli archivi cinematografici istituzionali.
Dopo molteplici esperienze nel campo del cinema di ricerca, gli autori di questo progetto hanno avuto ancora una volta conferma del fatto che negli archivi di famiglia si custodiscono spesso gli elementi più interessanti della storia, e di una storia non minore come si potrebbe pensare, bensì di tante microstorie che, insieme, scrivono una Storia. Quella da recuperare, con metodo ma anche con urgenza, prima che la testimonianza possa andare perduta o dispersa col correre delle generazioni. Il cinema documentario di ricerca e il cinema diretto, queste le forme cinema delle quali si servono Isaja e Melandri per realizzare i loro film della memoria.